Consideriamo una molla sospesa in verticale ad un suo estremo: all’estremo libero sia agganciato un oggetto di massa m , così piccolo da essere approssimabile ad un punto materiale , e sia k la costante elastica della molla.
Le forze agenti sul punto materiale, trascurando gli attriti, sono due: la forza peso, costantemente diretta verso il basso, e la forza elastica della molla, forza di richiamo diretta verso la posizione di riposo della molla.
Poniamo l'origine del sistema di riferimento nella posizione in cui la molla scarica è a riposo e assumiamo positivi gli spostamenti x verso il basso, come indicato nel disegno qui sotto.
L’equazione generale del moto per il punto materiale risulta la seguente:
dove i due puntini sopra la x indicano la derivata seconda rispetto al tempo.
La generica soluzione dell’equazione differenziale omogenea:
si può scrivere così:
dove A e B sono due parametri arbitrari e si ha
Possiamo dunque cercare la soluzione dell’equazione differenziale completa, disomogenea, tra le funzioni della forma:
Sostituendo quest’espressione nell’equazione del moto si ottiene la condizione:
Come si può verificare facilmente, la soluzione generale dell’equazione del moto risulta quindi la seguente:
Si tratta, come era facile intuire, di un moto armonico la cui frequenza
è la frequenza propria dell’oscillatore armonico ed è la stessa che si avrebbe se la molla fosse disposta in orizzontale ed il punto materiale potesse scivolare senza attrito, cioè è la stessa che si avrebbe senza la forza peso. Dunque l’applicazione di una forza esterna costante ad un oscillatore armonico produce ancora un moto armonico con la stessa frequenza; l’unico effetto è una traslazione del centro di oscillazione, che si trova ora nella nuova posizione di equilibrio:
Questa è la posizione di equilibrio perché in questa posizione le due forze sono uguali e contrarie; infatti:
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Vogliamo ora studiare il moto del punto materiale con differenti condizioni iniziali ( C.I. ).
- Consideriamo la molla inizialmente scarica ed a riposo. Agganciando alla molla l’oggetto di massa m essa scende ed inizia a oscillare attorno alla nuova posizione di equilibrio x_0 . Nell’istante iniziale in cui l’oggetto agganciato alla molla viene lasciato scendere verso il basso lo spostamento dall’origine e la velocità sono quindi nulle. L’oscillazione avviene dunque attorno alla posizione di equilibrio x_0 indicata precedentemente e la sua ampiezza è pari alla distanza tra la posizione iniziale ed il centro di oscillazione.
- Consideriamo la molla carica ed inizialmente ferma nella sua posizione di equilibrio x_0. Ovviamente il punto materiale non oscilla spontaneamente e rimane fermo nella posizione di equilibrio.
- Consideriamo la molla carica ed inizialmente ferma in una posizione diversa da quella di equilibrio. Sia Delta x la deformazione iniziale della molla. Questa soluzione corrisponde ad oscillazioni di ampiezza Delta x il cui centro è la posizione di equilibrio x_0 .
Per quest’ultimo caso è interessante osservare i risultati di misure compiute con un sonar su un pesetto sospeso ad una molla in verticale. Nelle colonne dispari vi sono i tempi, misurati in secondi, mentre nelle colonne pari vi sono le posizioni, misurate in metri rispetto al sonar.
Il grafico corrispondente è il seguente: